Tananai, Chardonnay e Pinot Nero
(Metodo Classico), Borgo dei Posseri.
(Metodo Classico), Borgo dei Posseri.
Le bottiglie di Borgo dei Posseri sono tutte caratterizzate da grandi lettere. Si vedono soprattutto quelle, ad un primo approccio. Ma i nomi ci sono. Le lettere grandi sono quindi delle iniziali. Ad esempio "T" sta per "Tananai", scritto in piccolo sotto alla sua iniziale. Ma andiamo con ordine. Nel logo della proprietà vediamo uno stemma antico con la scritta "sum umbra alarum tuarum" (traducibile con "all'ombra delle tue ali" o "protetto dalle tue ali") e un quadrato moderno (arancione pieno, senza altre grafiche, piuttosto enigmatico, quindi) con il nome dell'azienda alla base. Il nome Borgo dei Posseri deriva dalla forma dialettale di "pozzeri", cioè abitanti della zona dove si trovano i vigneti (vicino ad Ala, in Trentino): Pozzo Basso, Pozzo di Mezzo e Pozzo Alto, degli antichi possedimenti con piccoli nuclei abitativi. E infine il nome "Tananai", quello dello spumante dell'azienda, che abbiamo preso come elemento da analizzare (gli altri originali nomi dei vini di questo produttore sono questi: Quaron, Furiel, Arliz, Marusel, Paradis, Rocol).
Ebbene sembra proprio che "Tananai" in dialetto possa significare "poco di buono", infatti tra le altre definizioni, in rete troviamo: "Tananai è una parola di etimo incerto, rilevabile in molti dialetti delle regioni alpine italiane, che indica sia un oggetto di cui non si sa cosa farsene, ma anche un giocattolo costruito da bambini con materiali di fortuna, oppure un ragazzo che nella crescita è rimasto un po’ indietro o più in generale un buono a nulla, insomma un sempliciotto". Incuriosisce quindi la decisione di adottare questo nome per uno di vini di punta dell'azienda, un Metodo Classico che al contrario vorrebbe essere un "primo della classe" tra la rinomata gamma dei Trento Doc di quelle zone di montagna. Siamo di fronte a una specie di autogol semantico.
Ebbene sembra proprio che "Tananai" in dialetto possa significare "poco di buono", infatti tra le altre definizioni, in rete troviamo: "Tananai è una parola di etimo incerto, rilevabile in molti dialetti delle regioni alpine italiane, che indica sia un oggetto di cui non si sa cosa farsene, ma anche un giocattolo costruito da bambini con materiali di fortuna, oppure un ragazzo che nella crescita è rimasto un po’ indietro o più in generale un buono a nulla, insomma un sempliciotto". Incuriosisce quindi la decisione di adottare questo nome per uno di vini di punta dell'azienda, un Metodo Classico che al contrario vorrebbe essere un "primo della classe" tra la rinomata gamma dei Trento Doc di quelle zone di montagna. Siamo di fronte a una specie di autogol semantico.