Merli, Merletti, Merlot (e Dolcetto)

Branding comunicazione
Merletto, Langhe Rosso, 
Azienda Agricola Chiadò Piat.

Etichetta molto semplice ma distintiva. In alto troviamo un merlo disegnato, al centro un nome, “Merletto”, e in basso le definizioni di legge. Tutto in nero e rosso su fondo bianco (molto bene: migliore leggibilità cromatica in assoluto). Ma veniamo alle questioni concettuali. Il merlo viene tirato in ballo per la presenza del vitigno Merlot, che si dice si chiami così proprio perché attira il goloso volatile dal piumaggio nero. In questo caso, nel vino qui preso in esame, abbiamo il 70% di Merlot e il 30% di Barbera. Il nome del vino è stato così formulato perché nelle prime vendemmie di questa azienda veniva aggiunto anche un poco di Dolcetto (vitigno ora destinato unicamente a un Dogliani in purezza): quindi Merlot + Dolcetto = Merletto. Un simpatico gioco di parole che funziona anche come vezzeggiativo per l’uccello dallo scurissimo manto. A parte questa curiosità, l’etichetta risulta molto visibile, a prova di scaffale affollato, grazie anche, come già detto, al colore rosso acceso del nome. Ringraziamo Giorgio Chiadò Piat, per le informazioni forniteci, sperando di poter presto accettare il suo cortese invito a Vicoforte, nelle Langhe Monregalesi, per degustare anche gli altri prodotti in gamma (il Dogliani e anche un Pinot Nero). Prosit!