La storia narra di una cantina veneta, che ha sede da 40 anni sui Colli Euganei, che recentemente ha allargato (e di molto) i propri orizzonti produttivi e commerciali, acquistando degli appezzamenti in Sicilia, in Contrada Costa di Bisaccia, tra Alcamo e Monreale. Per la linea di vini siciliani, Franco Zanovello, figlio del fondatore dell’azienda che ufficialmente si chiama Cà Lustra, e oggi produttore insieme ai figli Marco e Linda, ha optato per etichette anticonformiste e anche anacronistiche. Il design infatti riporta a memorie futuriste: colori e forme sono spigolosi piuttosto che sinuosi. Ricordano le invettive marinettiane che inneggiavano a un dinamismo estemporaneo e ardito. Di fatto anche queste etichette “provocano”: stimolano l’occhio, lo attirano, lo incuriosiscono. Vediamo quindi che ogni etichetta della gamma presenta una sigla, illustrata, proprio al centro: una “Z” e una “S”. E qui si nasconde la trovata ingegnosa che vede quella “ZS” simboleggiare Zanovello Sicilia (il sottomarchio creato per la linea dei vini isolani) e anche, in questo caso, “ZeloSapiente”, il nome del vino che qui viene mostrato in alto a sinistra.
Da notare che tutti i vini della linea hanno un nome che contiene ZS: il Catarratto (con Inzolia) si chiama ZefiroSoffia, il Nero d’Avola si chiama ZeloSicano e il Grillo ZollaSolare. Tra questi equilibrismi letterali quelli che ci sono piaciuti di più sono ZeloSapiente, dal significato profondo, concreto e comunicativo, e ZefiroSoffia, descrizione di una condizione climatica del luogo ed evocativo di “Zefiro”, nella mitologia greca Dio del vento (una brezza primaverile) che soffia da ponente (Zephyrus in latino). Insomma, sarà pure giocoso tutto ciò, ma rivela anche un pensiero a monte, un progetto pensato e ben rappresentato.