Cantina del Mandrolisai.
Di primo acchito potrebbe sembrare un vino del Kent (in latino Cantium, regione a nord-est di Londra con capoluogo Canterbury). Niente di più avverso: siamo nel Mandrolisai, regione della Sardegna centrale. Certo quel nome, “Kent” potrebbe ingannare. Subito dopo c’è scritto Annos e quindi si inizia a fare dei collegamenti anche per la presenza del numero 100, logicamente. Il nome del vino completo è quindi “100 Kent’Annos”. Interessante il “rational”: “In Sardegna esiste da sempre un grande principio… il rispetto per le persone anziane! Sono loro che ci hanno lasciato le vere ricchezze e ci hanno insegnato i veri valori di questa terra. Ed è per questo che solo qui, nella serenità delle cose, con aria pura, cibo sano e ottimo vino, possono vivere così a lungo”. Ci sta tutto. E anche con grande ammirazione per questa affermazione. L’azienda aggiunge, ed è importante: “Kent’annos è la prima linea vini che la cantina del Mandrolisai ha dedicato al suo territorio, un territorio oggi conosciuto anche per la straordinaria presenza di un numero elevato di persone centenarie. In base alle tante ricerche volte a capire l’elisir di lunga vita, che avvolge il mistero di queste persone, ossia il segreto, la ricetta, gli elementi che compongono questa straordinaria longevità, si è arrivati a stabilire che elementi fondamentali di questo percorso fortunato di vita siano il territorio, la serenità, il cibo. Ma componente fondamentale accertato dell’alimentazione di questi fortunati centenari, o quasi centenari, è il vino”. Giù il cappello! Anzi su, perché, tornando all’etichetta in questione, il centenario ivi rappresentato ha un cappellino, tipo coppoletta, tipico del luogo. Davvero originale il racconto, ma anche molto radicato. E davvero originale l’elaborato del packaging con il nero a fare da base e i particolari in rosso ad attirare l’attenzione. Molto bene.