Cavalli e Colori in Libertà

Wallah Wallah, Syrah, Cayuse Vineyards.

Il gioco è semplice: il luogo dove ha sede questa azienda vitivinicola americana è la nota Walla Walla Valley, tra lo stato di Washington e l’Oregon. Da qui al nome del vino “Wallah Wallah” il passo è breve. E si tratta, tra l’altro, di un passo equestre, vista l’importanza che viene data a quei tre cavallini che appaiono coloratissimi in etichetta. Si tratta sicuramente di un packaging fuori dal comune. Coraggioso, per il modo di porsi, per la fantasia e l’allegria che riesce a stimolare. L’illustrazione è semplice, quasi bambinesca, ma al tempo stesso può vantare un proprio stile artistico. Insomma, si fa notare, ed è quello che conta. Sotto a un sole giallo e ad una “nevicata” di pallini bianchi, tre cavallini che sembrano quelli dei giochi a dondolo, galoppano liberi e felici. Anche il nome del vino, alla base, sembra poter esprimere di più rispetto alla composizione delle sue lettere: risulta onomatopeico, un incitamento alla corsa dei cavalli, un grido nella prateria, un moto liberatorio. Certo i cavalli c’entrano poco col vino, ma in questo caso lo prendiamo come un inno alla natura e al rispetto dei suoi equilibri faunistici.