Kakas, Pinot Noir e Merlot, Vylyan.
Il produttore, ungherese, ha sede in Pannonia. L’etichetta è senza dubbio di quelle che attirano l’attenzione: lo stile fumettoso e cromaticamente intenso dell’immagine centrale (in linea con il colore del vino, un rosato) suscita subito simpatia. Si tratta di uno spelacchiato pennuto e infatti, in ungherese, “Kakas” (nome del vino) significa proprio gallo. Il racconto del produttore, che si trova tra le pagine del sito internet aziendale, narra che “Kakas”, è uno dei personaggi dell'antica leggenda di Villány (località dove si trovano i vigneti) cioè il gallo salvifico che, sgarrulo, annuncia che il sole è ormai sorto. Il packaging risulta molto accattivante, gli elementi si stagliano su un fondo bianco, i colori dell’illustrazione sono molto vistosi, così come il nome del vino, in rosso. Il nome del produttore, invece, in alto nell’etichetta, viene proposto in nero con un carattere di scrittura antico, arcaico, amanuense, tale da compromettere l’esatta lettura del nome stesso. La presenza di ben due “y” complica le cose, soprattutto per chi non è aduso alla complicatissima lingua ungherese. Nel complesso una bella operazione di packaging che porta notorietà ed empatia.