Questa nota cantina abruzzese, ha creato una linea di vini che si chiama e si ispira al “Gufo”. Inequivocabilmente, nelle etichette (la linea è composta da vitigni vari) si vede a tutto campo il nobile rapace. Due immagini: quella superiore, in particolare, a testa in giù. Il packaging attira l’attenzione, inoltre la grafica è molto ben eseguita con dovizia anche di inchiostri speciali (luminescenti). Ma torniamo al gufo e alla sua percezione nel vissuto popolare. La prima nota curiosa è che tra le specie di gufi che vivono in Italia troviamo il Duca Cornuto (gufo comune) e il Bubo Bubo (gufo reale). Tra le definizioni di “gufo” che ci fornisce Treccani abbiamo: “Persona, abitualmente di umore tetro e cupo, che vive rintanata per poca socievolezza…” e anche “…fare l’uccello del malaugurio”. Il gufo però, di contraltare, è simpatico: molti disegni, sculture, portachiavi, ninnoli di varia natura, lo ritraggono. Per cui c’è anche qualcuno che ritiene che possa portare fortuna. Certo, incontrarne uno, di notte, in un bosco, potrebbe essere un’esperienza segnante. Come dicevamo l’etichetta in questione è dotata di originalità e sicuramente è in grado di imprimere un ricordo: saranno forse gli occhi del gufo?