El Truc (Ancestral), Xarel-lo,
Le etichette dei vini così come la comunicazione (e la vita) in generale, vengono meglio quando ci sono le idee. E l’idea deve logicamente venire prima della realizzazione. Questo produttore catalano che opera a Olivella (Barcellona) ha deciso di chiamare una linea dei propri vini “el Truc”. Il catalano è una lingua diversa dallo spagnolo (e loro ci tengono molto) tanto da somigliare ancora più all’italiano. Si intuisce facilmente che “el Truc” significa “il trucco”. E il gioco viene svelato dall’immagine, al centro dell’etichetta, dove un vignaiolo regge un grappolo d’uva che per effetto della luce e dell’ombra da essa generata… diventa una bottiglia di vino. Una magia che l’uomo, complice la natura, compie da millenni. Ricordare con un gioco di parole e di immagini la trasformazione dell’uva in nettare degli Dei è una trovata semplice quanto geniale. Perché fa simpatia nell’immediato, ma il suo effetto non finisce nel lampo di un’idea: fa pensare, fa riflettere sulle molteplici componenti che, insieme, riescono a portare una bottiglia di vino sulla tavola e a farla condividere con gioia. La storia, la cultura, le modalità produttive, il meteo, le tradizioni, la maestria dell’uomo, le peculiarità della natura, il grappolo d’uva… tutto questo è dentro una bottiglia di vino. E in ogni calice.