L'etichetta dei vini definiti "piacere della festa" di un noto e grande produttore emiliano (noto più che altro per il Lambrusco) è ricca di colori. In particolare si notano le illustrazioni di alcuni fiori. Estrapolandola dalla bottiglia, cioè vedendo l'etichetta isolata in un quadrato, potrebbe somigliare alla confezione di certe caramelline alle erbe alpine. Se non fosse per il nome del vitigno, Malvasia, naturalmente. E per il marchio del celebre produttore. Curioso anche considerare che per esprimere "festa" sono stati scelti dei fiori, forse per decontestualizzare il vino e liberarlo da vincoli natalizi e quindi collocarlo, a livello di percezione, in un ambito celebrativo più "quotidiano" e non stagionale. L'impressione generale è quella di un vino "gioioso", poco impegnativo, giustamente spumeggiante. Ma forse anche non ai vertici qualitativi della categoria.