Ops Consiva, Spumante, Campi Valerio.
Come un nome colto si può trasformare in uno sbaglio? Facile. Proponendo una divinità dell'Antica Roma che è anche una espressione onomatopeica da fumetto: "Ops". Certo, per l'occasione ci sentiamo di "calcare un po' la mano", anzi la tastiera, su questo "qui pro quo". Lo facciamo per portare un esempio di come a volte con i nomi si possa trasmettere sensazioni e "vissuti" diversi, a volte inaspettati. Ma torniamo al concept colto di questo nome: il produttore, nel proprio sito web riguardo Ops (Consiva) parla di "Divinità romana dell’opulenza associata nel culto a Saturno e a Conso (da cui la denominazione Consiva), proteggeva la copia del grano una volta riposto nel granaio. Le furono dedicati due santuari a Roma, uno sul Campidoglio e l’altro sul Foro. Sono state ritrovate dediche a Ops Consiva negli scavi del santuario di Pietrabbondante nel Molise". E' colta e classica anche la grafica in etichetta, con giusta e logica sinergia comunicativa. Oro e preziosità vanno di pari passo con uno spumante vieppiù dolce, dedicato alle situazioni festanti (l'azienda produce anche la versione brut con sfondo cromatico argento). Il design quindi è di buona realizzazione. Rimane il dubbio sul questo nome, che oltre a poter generare qualche battuta sarcastica, non brilla in fonetica "mnemonica": vale sempre la solita regola "Ho bevuto un ottimo spumante ieri sera..." "E come si chiamava?" "Mi sembra.. Op, Ops, Ups, Corsivo, Coltivo... qualcosa del genere".