Camaiola, Barbera del Sannio,
Simone Giacomo.
Simone Giacomo.
Ben tre possibili equivoci nella comunicazione di questa piccola azienda di Castelvenere (bel nome di località sita nel Sannio, tra Caserta e Benevento): il nome di questo vino, Camaiola, da non confondere con il noto marchio (bresciano) Ca' Maiol; il vitigno di questo vino, un Barbera che non c'entra nulla col noto Barbera del Nord Italia; infine il nome dell'azienda, Simone Giacomo, entrambi nomi di persona, forse uno dei due è un cognome, poi nel sito vedendo il marchio che evidenzia due volte la "e" di Simone fa pensare a due fratelli. Nulla si dice del nome del vino, Camaiola, nel sito del produttore: si presume nome di cascina o di vigna o di zona. Curiosa la storia della Barbera (o del Barbera del Sannio, a questo punto, per non confonderlo con la Barbera del nord): sembra che in origine, quando fu ufficializzata la tipologia, venne deciso di chiamare questo vitigno "Barbera", proprio per avere una "attenzione di riflesso", sulla scia della fama del Barbera più conosciuto. Ora si sta pensando invece di cambiargli nome, perché fin troppi equivoci si sono verificati in questi anni, da parte dei consumatori. A parte queste dicotomie le etichette di Simone Giacomo sono belle. Moderne e ben riuscite. Sicuramente realizzate da designer di esperienza. Vediamo quella relativa a questo Barbera (del Sannio): una lama in oro su sfondo nero, espone qualcosa che potrebbe essere interpretato come arte contemporanea, sotto, ordinatamente e centrati, il nome del vino, il vitigno e il nome/marchio del produttore. Elegante e ottica (a parte la non interpretabilità della figura centrale). Estrema sintesi e preziosità fornite da inchiostri speciali (oro laminato) e sobrietà grafica da manuale.