Curva Minore, Cerasuolo di Vittoria, Pianogrillo.
Un'etichetta semplice, quasi un foglio di carta di sole parole, l'unica "concessione creativa" è il colore dei testi, un blu cobalto molto elegante. Per il resto si potrebbe definire come un'etichetta "tipografica". Ma lo spessore c'è. E risiede nel nome del vino. Nel nome di questo Cerasuolo (composto da Nero d'Avola e Frappato) di Vittoria (Sicilia): Curva Minore. No, non si tratta di una citazione topografica relativa a una strada che costeggia le vigne: è il titolo di una poesia di un grande personaggio. Salvatore Quasimodo, nato a Modica nel 1901, Premio Nobel per la letteratura nel 1959. A ben guardare (l'etichetta) si può scorgere questa dedica: "Hommage a Salvatore Quasimodo" che si legge sotto al nome del vino. La poesia non è di quelle allegre, è di quelle che fanno riflettere, insomma per molti ma non per tutti. Comunque bellissima, e tale e quale la riportiamo qui di seguito: "Perdimi, Signore, che non oda gli anni sommersi taciti spogliarmi, si che cangi la pene in moto aperto: curva minore del vivere m'avanza. E fammi vento che naviga felice, o seme d'orzo o lebbra che sé esprima in pieno divenire. E stato facile amarti in erba che accima alla luce, in piaga che buca la carne. Io tento una vita: ognuno si scalza e vacilla in ricerca. Ancora mi lasci: son solo nell'ombra che in sera si spande, né valico s'apre al dolce sfociare del sangue.", Ove "Curva Minore" è la vecchiaia che avanza e la fine dei giorni che si avvicina. In questo, il vino è una sorta di medicina. Tornando all'etichetta rimane un solo dubbio: perché scrivere "hommage" in francese? Sarà un omaggio alla dominazione francofona in Sicilia? Altri due particolari: la scritta "vendemmia a.d. 2015" (anno domini) e la firma di "Lorenzo Piccione di Pianogrillo" (proprio così: "Piccione", ultimo erede della baronia di Grassura).