Macchia, Primitivo di Manduria, Cantine Lizzano.
Le macchie circolari che spesso si vedono raffigurate nell'arte si riferiscono a bottiglie o bicchieri appoggiati su tavoli o tovaglie, dove il vino, spesso rosso, lascia traccia. Ma in questo caso la "poetica" è diversa. La ragione di quel cerchio rossastro viene fornita da una poesia scritta sul fronte dell'etichetta. Cosa per altro insolita, ed è per questo che la vogliamo notare. Ecco il testo di questa prosa: "L'uva e il sole si fecero passione. Nei solchi di Settembre si incontrarono come amanti e si fecero fusione. Un bacio, nascosti tra i filari, lasciarono macchie circolari". A conferma di questa particolare danza il vino si chiama "Macchia". La macchia in questione, inoltre, somiglia proprio a un astro, a un pianeta, Tutto sommato il sole e un acino sono entrambi sferici e possono ricordare questa rotondità. Abbiamo quindi una strana e complessa varietà di concetti in questa etichetta. Il sole, l'uva, la macchie di vino, gli astri, gli amanti. Ne consegue un'ottima attenzionalità, fatta di un croma molto visibile (fuxia) su sfondo nero. Poesia della comunicazione, verbale e visuale.