Si tratta di una piccola realtà nel cuore della Sardegna, nell’Ogliastra, provincia di Nuoro, ed esattamente in località “Perda e Cuba” (a volte i nomi dei luoghi si rivelano universali) comune di Baunei. Solo 11 ettari con annesso allevamento di maiali allo stato brado (che forniscono il concime per le vigne). Le etichette di questa azienda famigliare che opera da 4 generazioni sono tutt’altro che stantìe o tradizionali che dir si voglia. Si presentano con un design fresco, attuale, allegro, disinibito. Abbiamo preso come esempio il vino che si chiama “Casesparse”. Il nome tradisce una chiara descrizione topografica di una zona che immaginiamo molto ampia e costituita da poche case in vaste aperture. Nome semplice, “genuino”, ma con una propria forza semantica, se non fonetica. L’immagine, una bella illustrazione che confina con velleità artistiche, va di pari passo con il nome del vino, confermandolo attraverso una comunicazione sinergica che arriva al cervello con coerenza ed efficacia. Si vedono infatti alcune casette colorate, su appezzamenti di terreno. Un Mondrian di campagna, dove i cromatismi prendono il sopravvento sia pure con stile e discrezione. Certo l’etichetta colpisce, e questo è molto positivo, anche per i caratteri di scrittura che sono stati scelti per il nome del vino e e il nome dell’azienda. Quest’ultimo, Azienda Agricola Pusole, si presenta con le vocali riempite, con un effetto originale che non pregiudica troppo la leggibilità. Nel complesso la bottiglia ha personalità e riesce a incidere nella memoria (N.d.R.: ci scusiamo per l’immagine della bottiglia, certamente non qualitativa; la migliore reperibile attualmente in rete).