Mitologia Greca, tra Sicilia e Campania.

Branding packaging
Persefone, Falanghina, Maria Furgiero.

La storia di Persefone è piuttosto lunga e intricata. Si tratta di quel dedalo di personaggi e avventure che riconduce alla mitologia greca e che in questo caso vogliamo risparmiarvi. Cerchiamo quindi di riassumere in breve, visto che il finale c’entra qualcosa con la viticoltura: Persefone (che gli Antichi Romani chiamavano Proserpina) era una giovane e ubbidiente fanciulla figlia di Zeus e Demetra. Un giorno, correndo nei boschi con alcune amiche, si smarrì nei pressi di Enna (Sicilia). Sbucò Hades dal sottosuolo e se la portò negli ìnferi. Seguono spasmodiche ricerche e implorazioni varie da parte della madre Demetra, un lungo viaggiare e infine una ripicca: rendere la terra infruttuosa. Zeus fu allora costretto a intercedere presso Hades affinché la giovinetta fosse liberata. A quel punto Demetra ricoprì di nuovo la terra di fiori e di frutti. Si tratta di una simbologia che richiama il seme, prima sotto terra poi, a primavera, uscito dalla terra, esponendosi al sole, genera fiori e frutti. O se vogliamo, della vite, che dorme silente in inverno per poi tornare ad essere produttiva. Nell’etichetta in questione, la Falanghina di una giovane produttrice campana, una Persefone partenopea, che fuoriesce da un vulcano,  distribuisce fiori e frutti all’umanità. Tra il folkloristico e il naïf.