Passo Sardo, Cannonau e Vermentino, Enoitalia.
Questi due vini di Sardegna fanno capo a una società che ha sede in Veneto, nei pressi di Bardolino. In etichetta viene “spinta” la “sarditudine” con vari, ma disordinati, elementi. Innanzitutto in alto leggiamo “Vecchie Viti” e “Terre Sarde”. Il nome del vino (e anche della linea di vini che per ora si compone di due referenze) è “Passo Sardo”. Nelle illustrazioni vediamo un cinghiale e un tonno. Alla destra di queste immagini vediamo la sagoma della Sardegna. In basso, alla base dell’etichetta un “mamuthones”. Diciamo pure che il messaggio è arrivato. Per cancellare ogni dubbio riguardo la provenienza dei vini, gli elementi collegati all’isola dei quattro mori sono molteplici. Parlavamo di disordine: a parte le due grandi illustrazioni centrali, di ottima fattura, molto dinamiche, eyes catching, lo spazio rimanente viene letteralmente riempito con nomi, scritte, sagome, disegni. La ripetizione tra “Terre Sarde” e “Passo Sardo”, per il Vermentino, crea confusione su quale sia il nome del vino, quello della linea di vini o quello dell’azienda produttrice. Le scritte a mano (o simil mano) che contornano le immagini non sono agevoli. Nel complesso le etichette si fanno notare. Ma un po’ di pulizia grafica avrebbe giovato alla comunicazione e al brand.