Panzale, Berritta.
Questa volta il nome a cui prestare attenzione è quello del vitigno (che corrisponde a quello del vino in questione). Infatti si tratta di un caso particolare: Berritta (nomignolo del produttore Antonio Fronteddu) è l’unica azienda in Italia a vinificare queste uve autoctone della zona di Dorgali in Sardegna (ma presenti anche in Spagna). Il nome “Panzale” (detto anche “Pansale”) potrebbe avere affinità con “Pascale” ovvero pasquale, dove per Pasqua si intende in generale un giorno di festa. Oppure, ancora più verosimile, si tratterebbe di “un vitigno ottimale per farne uvetta (passa)”, dal catalano “panses”. Queste uve in passato venivano utilizzate a tavola o fatte appassire per ricavarne un nettare dolce e festoso, quello delle occasioni speciali. Per la cronaca ampelografica in Sardegna viene chiamato anche Monica Bianca. A parte tutto questo, doveroso in termini storico-culturali, l’etichetta si fa notare per uno stile artistico attenzionale e simpatico: vediamo la sagoma di un pesce collocato su un altro ovale arancione che potrebbe essere un sole piuttosto che la forma di un mascherone tipico sardo. L’illustrazione è stata realizzata ad opera di un artista locale, Maurizio Brocca. Si tratta di un packaging semplice, diretto, lineare, ordinato. Che presenta però una nota creativa (l’illustrazione) che domina e conduce il gioco della comunicazione.