MareMosso, Bombino, Torrevento.
Secondo quanto affermato dal produttore nel proprio sito web, “MareMosso” è una “linea di vini frizzanti dal packaging giovane e innovativo”. E siccome in questo blog si parla proprio di packaging… parliamone. Innanzitutto notiamo la simmetria fonetica tra MareMosso (nome di linea) e Torrevento (nome del produttore): due parole composte a loro volta da due parole. Nella prima al mare viene affiancata la caratteristica “mosso”, nella seconda a una torre viene abbinato il vento. Si tratta di due conseguenze logiche che funzionano bene anche nella pronuncia. Inoltre, il mare mosso stimola ricordi e quindi genera memorabilità: in etichetta il processo cognitivo viene facilitato dalla presenza di un’onda (grafica) molto visibile, collocata su un design particolare, trasparente, che lascia la bottiglia quasi nuda. L’effetto è un po’ quello delle bottiglie di acque minerali ma diciamo pure che riesce a sorprendere, ad attirare l’attenzione. Si diceva all’inizio di questo post che il packaging di questi vini è “giovane e innovativo”. Possiamo dire che è più innovativo che giovane, ma di fatto questi due aggettivi si rincorrono e si confermano a vicenda. Con un nome così ne consegue un preciso indirizzo di consumo: estate, mare, pesce, easy going. Il marketing è servito e, quando ben pensato, funziona.