Questa azienda altoatesina con sede a San Michele Appiano gioca con le parole e con i numeri in modo sostanzialmente autolesionista (in aggiunta al fatto che il sito web si presenta in lingua tedesca). Prendiamo, giusto per iniziare, il logo/marchio (visibile qui alla base del testo): si tratta di una data, 1309, con i numeri rovesciati specularmente e di “Brigl”, cognome del titolare, con un “3” al posto della “B” iniziale. Ne consegue una specie di geroglifico senza capo né coda, difficile da intelleggere se non anche da decifrare. Le ragioni di questa scelta le saprà sicuramente la proprietà. Noi possiamo solo far notare la stranezza. Per proseguire, il nome del vino in questione, qui rappresentato e facente parte di una linea completa di vitigni vari, si presenta con un “W13”, con il numero 1 speculare (come nel logo aziendale). La “W” viene giustificata dal nome della vigna dalla quale provengono le uve, Windegg. Il “3” fa parte del nome dell’azienda, ciòè Brigl con la B scritta come un 3. Il numero 1 fa parte della data di fondazione, così sembra. Ma che fatica! Dove la missione della comunicazione è quella di rendere le cose facili e memorabili, qui quella missione viene tradita in nome di una originalità a tutti i costi che non trova giustificazione. Se non fine a se stessa.