Stiamo scrivendo di una giovane cantina bergamasca situata in quei territori che oggi nessuno considera, avendo l’Italia intera aree molto più vitate e “vocate”. Eppure nella zona di Grumello del Monte, a ridosso delle prime colline del Franciacorta, separata dal fiume Oglio, la viticoltura viene documentata, nelle antiche carte, già dal 1400. I vitigni sono quelli francesi: Merlot, Cabernet e Cabernet Franc, Chardonnay, ma c’è anche del Pinot Grigio e il Moscato Giallo, tradizionale per questi luoghi. L’azienda si è convertita al biologico dal 2016, ma soprattutto si è dedicata con serietà e ottimi risultati all’immagine e al marketing. Serve anche questo per comunicare il vino. Etichette dal piglio artistico ed essenziale, ma con un senso, uno stile, un design che dialoga con chi lo “riceve”. Abbiamo preso come esempio su tutta la gamma, questo rosso ai vertici della produzione. Non molta fantasia, in questo caso, per il nome del vino, che riprende il nome dell’azienda: Corne (ove Le Corne è quello della società). Ma andiamo oltre. L’immagine in etichetta è curiosa: sembra (ed è) la riproduzione dei palchi di un teatro. Elegante, sfondo nero, luci spente, oro sui particolari. Tra il nome del vino e il nome dell’azienda troviamo una frase: “Le sue nature all’opera”. Spiega il senso, il concetto, chiude il cerchio. A tal proposito il produttore scrive nelle pagine del sito web: “L’essenza de Le Corne - Bergamasca Rosso IGP: vino elegante e avvolgente come un teatro che abbraccia il palcoscenico”. Applausi.