Anablà, Bianco Frizzante, Tre Monti.
Il nome di questo vino potrebbe sembrare una specie di formula magica, un “abracadabra” più sintetico e diretto, oppure una forma dialettale, un modo di dire, l’inizio di una filastrocca… e invece è molto più semplice, si tratta di “Albana” (il vitigno) scritto al contrario (e con l’aggiunta di un accento). Si sa che i romagnoli sono scherzosi, giocano con allegria e con le parole (visitare il sito aziendale, sezione “gli uomini” per credere). E di fatto anche il prodotto in questione è giocoso: un “frizzantino” con il tappino che invita alla bevuta rapida e gioiosa. Magari con qualche gnocco fritto e salumi. Anche il design dell’etichetta si inserisce nel filone “easy life”: etichetta “nuda”, super trasparente, con delle bolle evanescenti sulla sinistra (che potrebbero essere anche acini) e il nome del vino scritto con un carattere fumettoso e spigliato. Il produttore è Tre Monti, composto da un papà e due figli, ognuno con le proprie mansioni e responsabilità. Forse i tre monti sono proprio loro, oltre a una effettiva morfologia di zona che evidenzia tre colline. Tradizione e innovazione qui vanno a braccetto. Anche per quanto riguarda le etichette.