Derthona 500, Timorasso, Cascina Bandiera.
L’antico nome in latino di Tortona era Derthona Iulia. Da qui hanno preso spunto i produttori di Timorasso delle colline tornonesi per battezzare il loro top di gamma e diffonderlo così nel settore vinicolo. L’etichetta che mostriamo in questo articolo appartiene quindi al vino di punta di una piccola azienda situata proprio sopra l’abitato di San Sebastiano Curone, patria del tartufo bianco “alternativo” a quello di Alba (costa meno e la qualità è ottima). Il nome del vino, “Derthona 500” ricorda quello di certe gare di endurance a Indianapolis o cose così. Con tutta probabilità il numero che in questo caso affianca il nome antico della cittadina di Tortona si riferisce alla quota in altezza dove sono coltivate le uve dell’azienda. Il carattere di scrittura del nome del vino non è tra i più leggibili ma almeno è originale, dinamico, moderno. Il design dell’etichetta mostra una illustrazione (in acquerello) con tratti di colline e uno strano tassello giallo alla base. Forse voleva essere un accenno di mappa del territorio, ma non si comprende bene. In generale l’etichetta è ben orchestrata, ordinata, trasmette codici di genuinità, territorio, naturalezza (l’azienda è in regime Biologico). La carta utilizzata è leggermente goffrata, a simulare le tipologie da riciclo. La sufficienza c’è. Ma qualche elemento risulta migliorabile.