Fistful of Flowers, Moscato Giallo e Vermentino, Momento Mori.
Chissà se il nome di questa azienda (tanto per iniziare con le critiche) è un errore (rispetto al noto motto latino “memento mori”) o un gioco di parole voluto. Certo che “Momento Mori” fa molto “momento della morte”. Bizzarra nominazione in ogni caso, questa, proveniente dalla lontana Australia. Ma non è solo questo l’aspetto di cui vogliamo parlare. Passiamo quindi al nome del vino che è “Fistful of Flowers”, sarebbe a dire “mazzo di fiori” o meglio, testuale dall’inglese, “pugno di fiori”. Un modo, forse, per bilanciare il sentimento funebre del nome aziendale. E l’etichetta? Molto particolare. Originale soprattutto nella sua formulazione cromatica. Sfondo scuro, fiori arancioni e rossi. Fosse tutto qui potremmo archiviare il packaging come “tappezzeria”. Ma al centro del design vediamo una farfalla. Inquietante: ricorda quella del noto film “il Silenzio degli Innocenti”. E più in generale ricorda (e probabilmente rafforza) il concetto di provvisorietà dell’esistenza, dove il bruco, sostanzialmente morendo, diventa farfalla e la farfalla... è destinata a una vita breve (da poche ore a otto mesi, dipende dalla specie), sia pure allegra, dolcissima e svolazzante. Certo che nel suo complesso questa etichetta non è tranquillizzante. La provocazione è tutt’altro che latente. Forse il vino ha velleità magiche? Pozione di lunga vita?