L’Inquietante Mano di Berenice


Etichettevino packaging branding design
Berenice, Lugana Riserva, Saottini Vini.

Questa azienda bresciana che ha sede sulle rive del Lago di Garda (Lonato), vanta antenati centenari che di generazione in generazione hanno condotto fino a qui l’esperienza agricola di famiglia. Per il Lugana Riserva di produzione propria la scelta per il nome del vino è andata su “Berenice”. Oltre ad essere una città dell’Antico (e attuale) Egitto, Berenice Troglodytica, che si trova a circa 400 km a sud di Hurghada, è un nome noto per essere anche il titolo di un’elegia di Callimaco che narra di una leggenda legata alla capigliatura della Regina Berenice moglie di Tolomeo. Ma soprattutto “la chioma di Berenice” attiene a un ammasso di stelle nei pressi della costellazione del Leone. Nonché indica l’effetto visivo del turbine aerodinamico che si forma durante gli studi sul design aerospaziale o automobilistico. Per venire al punto, quello che si nota in grande evidenza in questa etichetta non è la chioma, bensì “la mano di Berenice”, una illustrazione, diciamo pure non riuscitissima in termini di proporzioni anatomiche, a metà tra un guanto di un prestigiatore e la mano morta di uno spiritello dispettoso. E’ una mano stellata, richiama il discorso sulle costellazioni, possiamo quindi dire che viene dallo spazio. Ma la sensazione che ci trasmette è quella di un aldilà che, soprattutto a tavola, nessuno vorrebbe evocare.