Albana, Podere La Berta.
Questo vino non ha nome ma ha un bel colore. Non parliamo esattamente del vino, ma dell’etichetta. A dire il vero anche il nettare che la bottiglia contiene vanta un bel colore: giallo intenso, dorato, tutt’altro che un vino “bianco”. Infatti l’Albana di Romagna si presenta ai propri estimatori sempre con un croma carico di intensità e anche di qualità intrinseche. Si tratta di un vitigno poco nobilitato per quanto invece meriterebbe. Ma torniamo al packaging di questa azienda di Brisighella, di proprietà della famiglia Poggiali. Il colore, dicevamo. Quello dello sfondo dell’etichetta e dei fiori che si vedono nella sua trama. Vediamo cosa scrive in proposito il produttore: “In Romagna un tempo era conosciuto come ‘pomo reale’. In primavera si carica di una folta chioma di fiori bianchissimi e molto profumati, in estate inoltrata ed inizio autunno si riempie di frutti rosso vermiglio con una polpa dolce, gustosa e croccante. Vicino alla nostra collina, precisamente alla Torre di Oriolo, c’è l’azzeruolo più antico della Romagna. L’Albana si veste d’acquamarina per farci vivere i profumi che ricordano l’estate tutto l’anno, e rende omaggio a questa pianta”. Il giallo, il bianco, l’acquamarina: un’armonia di cromatismi che dona bellezza. Eleganza e naturalità al tempo stesso. L’unica nota stonata, a nostro modesto parere, è il nome del vitigno (e in questo caso anche del vino) spezzato in tre parti e inserito nella vegetazione floreale. Ma per tutto il resto, complimenti e prosit.