Aristos, Sylvaner, Cantina Valle Isarco.
Le nuove etichette della linea “alta” di Cantina Valle Isarco sono gentili ed eleganti. Il fondo scuro aiuta sempre nell’impresa di comunicare qualcosa di valoriale. Protagonista della parte illustrativa è un paesaggio tipico dell’Alto Adige con case e chiese, realizzato con uno stile tra il pittorico e l’onirico, e ben raffigurato alla base dell’etichetta. Piacevole, turistico ma artistico. Veniamo al nome, solenne, nobile, colto, evocativo dell’Antica Grecia, fonetico e suadente: “Aristos”. Sappiamo infatti che questa parola significa “il migliore” e anche che ricorda molto il celebre Aristotele. La “s” finale, come sospesa in un vuoto filosofico che in realtà è pieno di significati, rende la pronuncia leziosa e preziosa: sibila morbida a voler ribadire una ricchezza di contenuto che in questo specifico caso riguarda un nettare degli Déi da vitigno Sylvaner in purezza. Le scritte in verticale certo non aiutano la leggibilità e anche il carattere del nome risulta molto (forse troppo) arzigogolato. Ma nel complesso la semplicità di questa etichetta gioca a favore di una comunicazione sobria ma coinvolgente.