Lupinella Rossa (e Rosa), Sangiovese, La Lupinella.
Davvero piacevole da consultare il sito web di questa azienda toscana. Semplice, elegante, immagini grandi, testi corti: la migliore soluzione per una consultazione rapida ed efficace. E poi, finalmente, nel menù vediamo una sezione dedicata al nome dell’azienda (che è anche nome dei vini), una sezione che si chiama proprio “Nome”. Leggiamo e riportiamo qui queste belle parole: “Ci piace pensare alla Lupinella come a una ninfa dalla chioma vermiglia. Schiva e riservata, amante dei luoghi impenetrabili. Ad ogni suo passo, cresce l’omonimo fiore, che spinge verso il cielo la sua corolla purpurea. Il rosso è il suo colore: lo stesso delle argille di Montelupo Fiorentino, luogo natìo della nostra famiglia di ceramisti, il cui toponimo richiama leggende e fiabe legate al “principe dei boschi”. Ci piace pensare così alla Lupinella: driade delle foreste, progenie dei lupi, emanazione viva della natura più autentica. Ma anche laboriosa creatrice connessa alla terra, capace di manipolarne i doni della natura in manufatti di autentica bellezza”. La Lupinella, conosciuta anche come Sulla, è una “pianta foraggera” (il suo frutto è di fatto un legume) a crescita spontanea che popola i boschi di tutto il Mediterraneo. Un altro aspetto interessante di questa storia (che incide evidentemente nelle scelte di design delle etichette) è quello legato al passato da ceramisti della famiglia proprietaria che oggi ha differenziato le proprie attività, iniziando a produrre vino. Il comune denominatore è la terra, l’argilla, ideale per le ceramiche artistiche, perfetta per il Sangiovese. Le etichette che distinguono i due vini attualmente in produzione sono molto particolari: frutto di una elaborazione storica di un passato creativo che si rispecchia oggi nella ricerca della bellezza anche nel vino (sembra che ci sia anche un ultimo nato, il Lupinella Bianca, Trebbiano, che in etichetta ritrae un pesce accompagnato dal consueto stile floreale).