Un Piccolo Morbo Vulcanico

Etichettevino packagingdesign branding naming
Morbino, Basilicata Bianco Igt, 
Az. Agr. Michele Laluce.

Siamo in Basilicata, nel Vulture, zona da tempo immemore famosa, in particolare, per i vini rossi (Aglianico). Questo vino invece è un bianco, prodotto con uve Moscato e Malvasia (non meglio precisati come varietali) presenti in parti quasi uguali (60-40). Ha attirato la nostra attenzione il suo nome: “Morbino”. Nel sito del produttore e nei siti specializzati di vendita on-line non si trovano riferimenti in merito e quindi non possiamo fare altro che cercare di immaginare cosa potrebbe pensare un qualsiasi avventore: “Morbino” fa venire in mente il morbillo e subito dopo la parola “morbo” o “ammorbato”, due accezioni non propriamente positive. Probabile che si tratti di una dizione di originale toponomastica, forse antica, ma questo non può andare a discolpa di una scelta criticabile, almeno dal punto di vista della lingua italiana e delle sue sfaccettature. E’ bene aggiungere che, in ogni caso, il diminutivo “ino” va sempre a detrimento dei valori della comunicazione di un prodotto. Salvo casi particolari, naturalmente, ove la simpatia del termine possa avere un senso. Nel complesso l’etichetta qui analizzata non presenta sfarzi creativi: colore e impaginazione rientrano nei canoni di un packaging fin troppo “regolare”. Diciamo che prende la sufficienza: non oltre.