Tombé du Ciel, Braucol e Prunelard,
L’Enclos des Braves.
L’Enclos des Braves.
Questo vino si chiama “Caduto dal Cielo” (tradotto in italiano). Possiamo intendere anche e più probabilmente “donato dal cielo”. L’aspetto curioso sta nell’illustrazione. Sembra proprio un Ufo, una navicella spaziale, nell’atto di atterrare sul nostro pianeta. O più facilmente nell’atto di gettare qualcosa di benefico sulla terra. Il senso, il legame concettuale, sembra essere nel tipo di coltivazione (e di filosofia). Si legge infatti in internet che la spiegazione di questa etichetta è da ricercare “nel rapporto tra uomo, terra e cosmo, i principi della biodinamica applicati dal viticoltore”. Siamo quindi nel campo dell’imponderabile, del cosmico, dell’ultraterreno, dove la terra, l’acqua, le radici, il frutto, diventano elemento trasformativo, segno materiale. Tutto sommato il vino si beve e genera qualcosa di biochimico nel nostro corpo, forse anche nell’anima. Tornando al design, molto originale, dell’etichetta: si tratta di una illustrazione molto lineare, essenziale, riconoscibile. Tratti di nero e di rosso su sfondo bianco: massima leggibilità. Il nome del vino, in alto, è scritto in grande. Si legge velocemente nonostante sia scritto in corsivo. Una scrittura semplice, quasi infantile. Insomma: come fulmine a ciel sereno, come miracolo mistico, come regalo dell’infinito, nasce il vino. Questo, in particolare, un blend di rossi locali. Tanta salute con un pizzico di follia.