Ypsilon, Blend di Rossi, Tenuta di Castellaro.
Sembra proprio che la forma geografica dell’arcipelago delle Eolie descriva una “Y”. Insomma, come enuncia il nome di questo vino, una “Ypsilon” adagiata sul mare al largo della costa nord siciliana. Il design dell’etichetta conferma: macchie nere a rappresentare le isole su un sorprendente mare fucsia (viola o indaco). Una cornice arancione tiene insieme il tutto. Colori shocking, nome annoverabile come anticonformista (anche se tutt’ora è in commercio una nota automobile col medesimo appellativo), mentre lo stile potrebbe essere definito come kitsch-contemporaneo. Si tratta di un vino rosso composto da tre vitigni che il produttore definisce “tipici di Lipari”: Corinto, Nero d’Avola e Alicante. Il prodotto vuole essere moderno, giovane, bevibile, spigliato, di ampio consumo e di conseguenza, crediamo, il packaging-design ha preso volutamente una strada informale e disinibita. Forse si è esagerato un po’ con i colori. Mentre l’idea di collocare geograficamente il vino è cosa buona e giusta. Peccato per l’evidente identità del nome con l’autovettura. Forse il fatto che quest’ultima risulti dedicata maggiormente a un pubblico giovane e femminile potrebbe generare affinità elettive e gustative.