Ha qualcosa di primordiale questa faccia d’uomo, protagonista di questa bottiglia di blend di rossi che nasce nel sud della Spagna, vicino ad Alicante. L’immagine in etichetta colpisce subito per intensità e originalità, complice anche lo stile dell’illustrazione. Crediamo si sia voluto rappresentare il rapporto, o ancora di più la commistione, tra uomo e natura, raffigurando la profondità di un volto che è anche terminale di rami o radici in forma di barba e capelli. E’ un’immagine forte, che rimane dentro, che si afferma. Forse anche violenta nel suo incedere selvaggio. Il design dell’etichetta, molto semplice nel suo complesso, viene completato da quello che dovrebbe essere il nome della linea dei vini: “El Goru”, che comprende altri vitigni del luogo. Il riferimento è nei confronti di un “guru” come è facilmente intuibile. Un santone, uno sciamano delle vigne che con la complicità della terra, governa e soprassiede alle enologiche emanazioni. Il tutto avvolto in un alone di mistero visto che nel sito del produttore non viene fatto cenno riguardo all’origine di questo personaggio frondo-capelluto. Probabilmente è il frutto di pura creatività. Certo è che l’etichetta risulta molto impattante, anche osservandola da lontano, e quindi molto memorabile. Curioso anche il nome della regione di provenienza e della denominazione: Jumilla (D.O.) nella Murgia, oltre a quello del produttore, EgoBodegas, che inneggia a una sorta di edonismo divino.