Solo due ettari di vigne (e uno di uliveto) per questa piccola realtà vitivinicola di Velletri, sui Colli Romani in località Colle Formica. Perché è proprio dalle formiche che nasce tutto il discorso. I nomi dei vini dell’azienda, due “pet-nat”, un bianco e un rosso, fanno tutti riferimento ai frenetici insetti dalla gambette veloci che risultano simpatici nelle favole e nei racconti per l’infanzia, ma anche molto fastidiosi durante i pic-nic. Quindi nella gamma proposta al pubblico abbiamo il vino bianco frizzante qui rappresentato che si chiama “Formica Pazza Gialla”, ne esiste anche una versione in rosato, quindi il “Formica Gialla” e il “Formica Rossa”. Certo, il luogo dove opera l’azienda si chiama Colle Formica, ma in più abbiamo scoperto che la piccola fauna dei boschi comprende proprio una specie che viene detta formica pazza gialla, scientificamente Anoplolepis Gracilipes, specie molto aggressiva che arriva a predare anche nelle abitazioni, soprattutto in Africa, Australia e Isola di Giava.
Il design delle etichette è molto essenziale ma riesce a farsi notare. Innanzitutto per la simpatia del nome e del piccolo insetto in questione, raffigurato al centro delle etichette con uno stile fumettistico. Il packaging-design è pulito: sfondo bianco, pochi elementi, qualche nota di colore. In basso troviamo una scritta che sintetizza la filosofia operativa dell’azienda: “No chimica sistemica in vigna, no lieviti selezionati in cantina, no temperatura controllata”. Una giusta precisazione che è in grado di accogliere un pubblico da “vini naturali”, così come consumatori normalmente attenti alla genuinità dei prodotti.