Sono davvero molto rare, le aziende vinicole che decidono di spiegare il significato delle loro scelte in fatto di logo o packaging. E a monte sono ancora troppo poche quelle che si organizzano per avere una comunicazione organica e significativa. Questa azienda vitivinicola di Verduno, in Piemonte, nel proprio sito ci tiene a giustificare l’adozione di quelle tre “M” che sono state collocate al centro di tutte le etichette della gamma (qui vediamo la bottiglia della Barbera). Ed ecco il loro racconto: “Le 3 “M” intrecciate ci rappresentano e raccontano la nostra identità, la nostra storia e il nostro territorio”. Riassumendo, si tratta di Movigliero (un anfiteatro collinare che è diventata una delle Mga del Barolo), Morra (la nota località al centro della zona eletta del Barolo) e Mosca (non la capitale della Russia bensì il nome del casale dell’azienda, come veniva chiamato tradizionalmente: Cascina Mosca). A parte il conflitto mediatico con la nota azienda chimica 3M, le motivazioni sono valide: topografiche, storiche, affettive. Sulla riuscita del logo in questione si potrebbe avanzare qualche riserva. In pratica, attorno a un triangolo centrale sono state “applicate” tre “M” dorate. Salvaguardando il significato intrinseco, come già detto, l’impianto grafico risulta molto geometrico, caleidoscopico , ingegneristico, poco empatico ed emozionale per un prodotto come il vino che dovrebbe trasmettere un frèmito di passione anche nella parte comunicativa.