Di Oliva, Riesling Renano, Defilippi.
Sono molte le particolarità di cui parlare, osservando questa etichetta. Cercheremo di essere brevi. Si tratta innanzitutto del vino di una cantina dell’Oltrepò, con sede a Oliva Gessi (poi torniamo su questo nome), tra Casteggio e Montalto Pavese. L’azienda produce vino dal 1907, di generazione in generazione. Oggi uno dei vini più rappresentativi di questo produttore è un insolito Riesling Renano (di solito su quelle colline vige il Riesling Italico). Veniamo all’etichetta vera e propria. In alto leggiamo, ben evidente, il nome del produttore (il cognome per l’esattezza): Defilippi (tutto attaccato e non De Filippi). Dalla parte opposta, in piccolo, alla base dell’etichetta, scopriamo che il titolare risulta essere Defilippi Fabbio (proprio così: con due “b”, mai visto prima). Sotto al cognome grande, Defilippi, ecco la scritta “i Gessi” a sua volta seguita da un motto latino: “Labor custos Pacis (dal 1907)”. Il significato più o meno è: “il lavoro è custode della pace”. Al centro dell’etichetta la foto di una brocca molto antica. Alla sua sinistra la spiegazione: “Brocca bronzea di epoca romana utilizzata per il vino e ritrovata a Oliva Gessi”. E veniamo quindi alla località dove ha sede l’azienda: Oliva (nome del “ligustro”, un arbusto ligure) e Gessi per i depositi gessosi sfruttati anticamente in quelle zone. Ultimo ma certo non meno importante, quello che dovrebbe apparire come nome del vino (anche se si trova defilato): “di Oliva”. Quasi come se ci trovassimo davanti a un Extravergine (i colori dell’etichetta confermerebbero). Troppi elementi tutti insieme? Eppure l’etichetta si fa notare e non dispiace. E per quanto riguarda il vino siamo di fronte a un prodotto di tutto rispetto.