Curioso nome e sorprendente etichetta di un eclettico produttore francese di Maury, nel sud: Le Part du Boucher, testualmente significa "le parti, i tagli del macellaio" e fa riferimento a carni selezionate da mani accurate ed esperienza professionale. Tutto questo, a quanto pare, vine applicato ai "tagli" di varie uve, con l'obiettivo di comporre un vino che possa usufruire delle peculiarità di ognuna, donando un risultato complessivo di tutto rispetto. Il vino è composto infatti dei migliori "tagli" bordolesi: Pomerol, Pauillac, Saint Emilion e anche Grenache da vecchie vigne. La sanguigna illustrazione raffigura un vero macellaio che invece di maneggiare bistecche ci mostra fiero grossi grappoli di uve rosse. Il concetto viene espresso in modo un po' greve ma di sicuro in modo originale. Caratterizzante anche la scelta di utilizzare la capsula superiore per scrivere alcune definizioni che riguardano il vino stesso. Un nettare corposo da gustare con carni rosse, sembra essere il non troppo celato messaggio di fondo. Tutto torna, con un pizzico di coraggio "fuori dagli schemi".