E arriviamo inevitabilmente a commentare il vino Senza Nome. Potremmo anche definirlo il vino Mascherato, trattandosi di un Barolo travestito da Nebbiolo. In pratica il produttore dichiara che il nome "No Name" è stato arttribuito in segno di protesta verso le burocrazie italiche in merito a disciplinari e quant'altro. In rete emerge il sospetto che sia stata una trovata di marketing con l'obiettivo di farsi notare. Certo, la finalità di tutti è sempre quella: uscire dal mucchio. Ma perché adottare una etichetta così spartana, ai limiti della "decenza estetica"? Protesta? Marketing? Originalità fine a se stessa? Forse la "trovata" ha una sua intima logica, ma nel complesso l'etichetta non si addice a un Barolo d'annata. E poi nomen omen. E quindi fate vobis.