Diciamolo subito: raramente si sono viste etichette così brutte. Ma cosa è brutto e cosa è bello? Diciamo allora che si tratta di una etichetta inadeguata e poco valorizzante. Forse ripresa da un modello antico (ma questa non è una scusante) questa etichetta rossa su sfondo bianco sembra una di quelle confezioni di pasta degli anni '60, contiene messaggi incomprensibili (due nomi aziendali ai quali fare riferimento: Olinto Grassi e I Fabbri), caratteri di scrittura di ogni genere (6 o 7 diversi nel piccolo spazio di una etichetta), iconografie senza apparente senso. Su tutto, quelle punte rosse di diverse misure che scendono dall'alto che sono senza fondamento. L'azienda (che afferma di operare dal 1620) ha ricevuto comunque molti riconoscimenti per la qualità, per diversi vini della gamma. Probabilmente con una radicale riconsiderazione delle etichette potrebbe ambire ad avere un ruolo di maggior rilievo.