Vini Rossi, Simone Scaletta (cliccare su foto per ingrandire).
Originali davvero i nomi di questi quattro vini rossi piemontesi (le quattro vigne che vengono lavorate dall'azienda, in dialetto, si presume, quindi fruibili solo a livello locale, difficili da "assimilare" al di fuori dei confini regionali). Li scriviamo qui nel testo perché di fatto quasi non si riescono a leggere sulle etichette: Autin 'd Madama (Nebbiolo), Chirlet (Barolo), Sarsera (Barbera), Viglioni (Dolcetto). Nella pratica del marketing, ma anche più banalmente negli aspetti commerciali, proporre un vino del quale non si riesce facilmente a comprendere il nome, ostacola il flusso delle informazioni: per il passaparola, per le pratiche di consegna, per il ricordo, per la memorabilità, per la fama stessa del prodotto e quindi per la sua brand-awareness, parolone inutile che altro non è che la conoscenza del marchio, cioè del produttore. Nel caso qui presentato non convince neppure il (sia pure) simpatico stile fumettoso con il quale le etichette propongono scenette di vita ambientate e molto colorate. Fin troppo giocose per presentare la tradizione piemontese. Una cosa ben riuscita? L'abbinamento cromatico delle capsule, sui colli delle bottiglie, sempre coordinate con i colori dominanti. Il packaging è una disciplina creativa molto particolare e per nulla semplice, anche quando fa della semplicità il proprio grande valore.