Flor de Vetus, Tinta de Toro, Vetus.
L'etichetta di questo vino spagnolo della zona vicino a Bilbao, può condurre ad alcune interessanti considerazioni dal punto di vista visivo e verbale. L'aspetto generale della grafica è gentile, etereo, "leggero", anche solare, se vogliamo. Forse poco incisivo se non per la macchia di colore (in questo caso inequivocabilmente bianco) che si può evidenziare sullo scaffale. Ma è giusto considerare anche che di etichette bianche ce ne sono a bizzeffe. I tratti che compongono il design dell'etichetta sono sottili, appena accennati, per questo poco attenzionali da lontano, ma interessanti visti da vicino, quindi solo nel momento in cui il possibile acquirente decide di "mettere mano" alla bottiglia. Abbiamo eleganza, senza dubbio. E anche un tocco di romanticismo. Veniamo ai contrasti: il nome dell'azienda è Vetus, che in latino significa "vecchio". Le etichette di questa azienda invece sono molto giovani, fresche. In particolare per il vino "Tinta de Toro" si evidenzia anche una curiosa (e volendo, interessante) dicotomia tra la parola "Toro" (in buona evidenza in etichetta ed esuberante nella sua semantica) e la soavità di "Flor" e della conseguente raffigurazione. Pesi e misure dei quali tenere sempre conto nell'economia creativa di un packaging.