Un produttore di vini della provincia di Pavia (Olmo Antico di Borgo Priolo) dimostra molto estro creativo con alcuni nomi della propria gamma di prodotti. Ad esempio chiamando "14 Ottobre" un vino a base croatina e giustificando tale scelta con il fatto che, solitamente, quella è la data in cui termina la vendemmia. Oppure azzardando un Rè Nano, per il Riesling (appunto, Renano): una "trovata" non propriamente nobilitante per il piccolo Rè e quindi per il vino rappresentato. Ma il picco di originalità viene certamente raggiunto con uno strabiliante "la P.. ..Nera", è proprio questo il nome del vino, come si può vedere sull'etichetta ufficiale, punti di sospensione compresi (due dopo la "P" e due prima di "Nera"). Investigando le ragioni di tanta stranezza, dal sito del produttore si evince che si tratta della felice unione (a livello enologico) tra Pinot Nero e Barbera (60/40), un connubio che risulta essere meno efficace per quanto riguarda la semantica, diciamo così la "dinamica" del nome: leggibilità, comprensibilità, memorabilità, etc. Sono esperimenti "denominativi" che forse dovrebbero rimanere tali e non uscire dall'intimità della cantina o da quella di una chicchierata in famiglia all'ora di cena. Per la cronaca la "P" in etichetta è nera (come colore), per cui il cerchio si chiude e il concept è salvo. In un certo (qual?) senso.