Sembra che il nome in oggetto derivi direttamente da NegrAMAro e PrimiTIVO. Un neologismo concepito appositamente per richiamare il verbo "amore" e suoi derivati. Spesso la scorciatoia per creare nomi può essere quella di fondere degli elementi "reali" del vino, della sua storia o del suo territorio in parole nuove, cercando di essere evocativi. Il risultato non è sempre matematicamente significativo. A volte il "tenere il piede in due scarpe" non vale lo sforzo profuso. In questo caso il nome Amativo pecca di scarso romanticismo e di una fonetica non molto suadente. Si salva comunque grazie al suffisso "ama" che in generale porta percezioni favorevoli. Per quanto riguarda il design dell'etichetta cosa si può dire se non "essenziale"? Così essenziale e sobrio che appare non criticabile. Ma è come una donna che non avendo molto gusto dcide di vestirsi con un total-black-look, sicura di non poter incorrere in errori estetici. Diciamo che con un rigore del genere "vale tutto" e anche niente.