Il Vino col Cordino

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Urùlu, Cannonau di Sardegna, 
Cantine di Orgosolo.

La caratteristica principale di questa etichetta è la presenza di un cordino, tipo “sigillo”, legato su un lato e passante in un foro prodotto nella cartotecnica dell’etichetta stessa. In pratica il cordino finge (e funge) di tenere insieme il fronte e il retro-etichetta. L’effetto è qualcosa che trasmette “manualità”, piccole produzioni artigianali, genuinità e anche una certa originalità, visto che soluzioni del genere non se ne vedono in giro. Etichetta dallo stile moderno, asciutto, lineare, ma con questo accorgimento il tutto risulta più “contadino” di quanto non potrebbe sembrare senza di esso. Il nome del vino è davvero “cacofonico”: Urùlu. E deve essere spiegato, se l’avventore non è della zona di Orgosolo in Sardegna. Infatti il produttore, nel sito internet precisa che: “Urùlu è una località che dista 4 km dal centro abitato di Orgosolo caratterizzata da un promontorio, che domina la vallata di Locoe (area vocata e storicamente coltivata a vite), alto circa 800 m.s.l.m. su cui insiste un santuario nuragico. Qui sono stati rinvenuti interessanti ed originali reperti nuragici (1900 anni a.C.) e post-nuragici tra i quali alcuni attingitoi in lamina bronzea la cui funzione, a detta di esperti archeologi, è stata quella di taste-vin “ante litteram”. Bello il racconto del taste-vin e dei ritrovamenti nuragici. Insomma c’è del buono.