Barbera del Monferrato, Tenuta Calandra.
L'etichetta di questo vino senza nome (ci si limita a precisare unicamente la tipologia del vitigno) è da annoverare tra quelle molto grafiche. Per grafiche si intende quel tipo di design che privilegia forme geometriche (qui prevalgono i triangoli, per fare un esempio) invece di illustrazioni o immagini reali. Qui siamo di fronte a forme molto colorate, che attirano l'attenzione con un arancione luminescente su fondo scuro. Le forme qui proposte hanno un senso: rappresentano, in sintesi visiva, le vigne, cioè trame di terre coltivate. E fin qui ci siamo (anche se questo tipo di visual, sulle bottiglie di vino, è piuttosto inflazionato). La trama grafica di cui stiamo parlando è ripresa dal logo stesso dell'azienda, visibile in alto a sinistra di fianco al nome del produttore. Certo lascia piuttosto perplessi una notevole somiglianza di quel logo con quello della Volkswagen, nota fabbrica tedesca di autovetture. Il disegno sembra proprio riprodurre la "W" del diffuso marchio automobilistico. Sono errori veniali, diciamo così, ma che rischiano di compromettere tutta la comunicazione, fuorviando l'attenzione. Distraendo cioè la percezione che in questo caso se ne va da un'altra parte. In generale questa etichetta è piuttosto semplice, concettualmente, sia pure in grado di attirare l'attenzione anche a distanza, sullo scaffale. Qualche ragionamento in più, pregresso, avrebbe potuto generare un risultato migliore.