Guanciabianca (e Guancianera), Catarratto, Casa Vinicola Ferracane.
Invenzione o realtà, i racconti relativi ai vini (e ancora prima, ai nomi dei vini) pescano nella fantasia. O nelle leggende, o nei ipotesi “creative” di qualche illuminato poeta. La storia di Guanciabianca e ancora prima quella di Guancianera (che è un Nero d’Avola) viene ben descritta (lasciando comunque, e giustamente, un alone di mistero) dal produttore di questi vini nelle pagine del sito ad essi dedicato. Parlando di Guancianera: “Questo vino riassume una storia e come ogni storia iniziata ma ancora non del tutto scritta non si sa mai quale è il confine tra realtà e fantasia. E’ certo che Guancianera era un “acidduzzo” (uccellino) bianco che aveva una guancia con una piccola chiazza nera. Trascorreva le giornate insieme a Guanciabianca, un “acidduzza” nera che aveva una guancia con una piccola chiazza bianca.
Vivevano nel piccolo Bosco che dà il nome alla contrada dove si trova la “Casa Vinicola Ferracane”. Ancora non sappiamo come andò a finire tra i due “acidduzzi” ma dietro ogni storia che si rispetti c’è sempre un ottimo bicchiere di vino a tenere compagnia. E a raccontarla. E a questo punto inizia la fantasia di ognuno!”. E giusto per completare l’opera ecco cosa si dice di Guanciabianca: “Questo vino riassume la stessa storia del Guancianera ma al femminile. Guanciabianca è un vino bianco catarratto dedicato alla piccola “acidduzza” siciliana innamorata. Di lei sappiamo molto poco. Secondo la leggenda la piccola chiazza bianca le sarebbe spuntata sulla guancia dopo il primo bacio di Guancianera e sarebbe stato il magico segno che da quel momento sarebbero stati uniti. C’è chi legge nel colore quasi trasparente del vino catarratto Guanciabianca la trasparenza dei sentimenti e la purezza d’animo della donna siciliana mentre i sentori delicatamente floreali e di frutta matura ne rispecchiano insieme la gentilezza, la bellezza e l’eleganza”. Vino, amore e fantasia. Questo è.
Vivevano nel piccolo Bosco che dà il nome alla contrada dove si trova la “Casa Vinicola Ferracane”. Ancora non sappiamo come andò a finire tra i due “acidduzzi” ma dietro ogni storia che si rispetti c’è sempre un ottimo bicchiere di vino a tenere compagnia. E a raccontarla. E a questo punto inizia la fantasia di ognuno!”. E giusto per completare l’opera ecco cosa si dice di Guanciabianca: “Questo vino riassume la stessa storia del Guancianera ma al femminile. Guanciabianca è un vino bianco catarratto dedicato alla piccola “acidduzza” siciliana innamorata. Di lei sappiamo molto poco. Secondo la leggenda la piccola chiazza bianca le sarebbe spuntata sulla guancia dopo il primo bacio di Guancianera e sarebbe stato il magico segno che da quel momento sarebbero stati uniti. C’è chi legge nel colore quasi trasparente del vino catarratto Guanciabianca la trasparenza dei sentimenti e la purezza d’animo della donna siciliana mentre i sentori delicatamente floreali e di frutta matura ne rispecchiano insieme la gentilezza, la bellezza e l’eleganza”. Vino, amore e fantasia. Questo è.