Aromatta, Aromera (PiWi), Villa Persani.
Avere un altro punto di vista. A volte è risolutivo. Ascoltare le “visioni”, il parere, il parlare, il dialogo, il pensiero, di qualcuno che vede le cose in modo diverso da noi. Sempre utile. Si basa proprio su questo concetto la strana etichetta di questo piccolo produttore del Trentino, con sede vicino a Lavis, nome che ricorda un’azienda di tutt’altra matrice (come numeri e filosofia). Lui si chiama Silvano Clementi ed è proprio quello “appeso” che si vede in etichetta. L’immagine, in bianco e nero, elaborata graficamente, non è chiarissima, ma una foto (qui in basso a destra) trovata nel sito aziendale, chiarisce la dinamica: si tratta del vignaiolo, appeso per i piedi, a testa in giù, nel proprio campo. Immagine accompagnata dall’esplicazione del concetto stesso: “L'altro punto di vista è la contrapposizione dell'uso della chimica in agricoltura, paradosso ambientale: il settore secondario non può sostenere il settore primario come le pratiche chimiche non possono sostenere la fertilità della terra.
Tale paradosso per Silvano vuole essere la mission per offrire al consumatore la possibilità di istruire il proprio palato ad una nuova, ma antica, sensazione di naturalità”. L’azienda, a quanto pare, ha cambiato recentemente le proprie etichette che ora risultano meno “creative”, e più normalizzate. A noi piaceva molto questa per la sue particolarità e anche per la scelta bizzarra del nome: “Aromatta” (con un pizzico di follia che non guasta mai) deriva dalla varietà di vitigno PiWi del quale consiste il vino e che si chiama Aromera. La foto in alto a destra è stata presa dal sito VivaBacco2.0 del quale riportiamo il link al relativo interessante articolo.