Un’Etichetta Spaventosamente Esplosiva

Superboum, Merlot e Dolcetto, Bricco del Cucù.

Nulla c’entrano, in questo caso, il Super Bowl o anche il Big Bang: non si tratta della nota serata sportiva americana o di una super-esplosione cosmica. La spiegazione del nome di questo vino è più colta e circostanziata: viene dal latino e significa “superbia”. Lo spiega direttamente il produttore nella scheda relativa a questo blend delle Langhe che si trova nel sito aziendale: “Superboum, superbia, è ispirato ad un particolare della cavalcata dei vizi affrescata nella cappella di San Fiorenzo in Bastia Mondovì”. Infatti non può certo sfuggire l’illustrazione a colori che domina tutta l’etichetta. Un diavolaccio strombettante e un cavaliere armato sono le prime percezioni che ne derivano e che incutono una certa agitazione. Insomma la citazione culturale e storica non è paciosa, non tranquillizza, non dispone alla quiete, anzi. Dal punto di vista grafico è insolita la scelta di presentare la parte illustrata a tutto spazio, cioè occupando l’etichetta nella sua interezza. Questa disposizione va in parte a discapito della leggibilità di alcune scritte, alla base, che espongono la tipologia del vino e soprattutto il nome dell’azienda. Per completezza delle informazioni possiamo dire (e letteralmente “mostrare”) che gli affreschi dai quali è stato tratto il particolare in etichetta, sono decisamente spaventosi se visti nella loro completezza.