Vient’ e Terra, Piedirosso Rosato Frizzante, i Cacciagalli.
E’ necessario premettere che questo vino fa parte della categoria dei “non filtrati” e “non chiarificati”. Quindi è un vino di moda. Almeno per il momento. Un vino-birra, per intenderci. Vinificato e affinato in anfora, rifermentato in bottiglia sui lieviti. Chiaro che anche l’etichetta può essere trendy, diciamo così. E infatti il packaging riesce a sorprendere, con i colori, con uno stile orientale, iconoclasta anche se affine a simbologie yogiche. Ma partiamo comunque dal nome, in alto a sinistra: “Vient’ e Terra”, traducibile con vento e terra o anche vento di/da terra. Il produttore si trova a Teano, nell’entroterra Casertano, il nome infatti tradisce una inflessione dialettale. Bello, evocativo, storificabile, memorabile. Per quanto riguarda il design dominano due colori: il rosa e il verde, entrambi shocking, da evidenziatore. Al centro, la sagoma di una donna dalla folta chioma fa lievitare delle foglie di vite in posizione yoga. Tra l’umano e l’extraterrestre, l’illustrazione trasmette sensazioni plasticose, distaccate, misteriose ma al tempo stesso “da spiaggia”. Sicuramente si tratta di un’etichetta che si fa notare, anche da lontano! Originalissima, spregiudicata nei “toni”. Non adatta a un vino se questo non fosse, appunto, una specie di bibita frizzante che col vino “classico” nulla ha da spartire.