Bachiarro, Sangiovese-Cabernet-Canaiolo, Palazzo di Piero.
Un nome "locale" come molti altri, che pesca forse anche nel dialettale, viene chiamato a denominare questo blend toscano (al confine con l'Umbria). La lettura e la pronuncia già possono mettere in difficoltà un italiano, a causa dell'insolita sillabazione. Figuriamoci uno straniero. Un inglese probabilmente pronuncerà la "ch" senza "h" cioè dirà "Baciarro". Poco male, ci si ricollega al concetto di bacio e del baciare, o almeno così sembrerà all'acquirente anglofono. Per i tedeschi che sono "duri" di pronuncia, chissà. Gli spagnoli invece ci si ritroveranno, tanto è assonante questo nome a certe espressioni in lingua iberica. Vediamo cosa dice il produttore riguardo la scelta di questo nome: "Il nome Bachiarro deriva da quello della casa che si trova sopra alla tinaia dove il vino viene realizzato, antistante la cantina" testualmente, dal sito dell'azienda. Una scelta di tipicità forse esagerata, forse centrata per il mondo che si vuole rappresentare. Ma per il naming gli elementi di cui tenere conto sono anche quelli, come già detto, legati alla pronunciabilità. Estesa, come minimo, al continente europeo.