Confini, Blend di Bianchi, Lis Neris.
Per produrre buone idee creative serve immaginazione. Capacità di superare i confini del consueto. Questo non significa necessariamente pensare e fare cose "strane". Spesso la forza di un'idea risiede in una semplice, chiara, diretta esposizione di un concetto di peso. Bella parola "confini". Con le sue valenze negative, certo. Vediamo di mettere i pesi sulla bilancia: i confini delimitano, privano della libertà, tracciano, dividono. Ma in Friuli i confini rappresentano la qualità, infatti le zone vocate per i bianchi tipici di quella regione sono tutte a ridosso dei confini con la Slovenia. Confini che oggi praticamente non ci sono più: le vigne si abbracciano e non hanno bandiere. Forse lo stimato produttore Lis Neris intendeva infrangere i confini della qualità per offrire un prodotto ogni anno migliore. Certo che, grazie anche all'aiuto della parte visual, questo nome "Confini" porta più verso una sconfinata passione, forse con un po' della malinconia dei colli sassosi del Carso, ma anche come simbolo della cocciuta dedizione dei viticoltori giuliani.