Philomene e Philumena, Aglianico e Montepulciano, 60Passi e Vallorani.
Due cantine, sia pure di regioni diverse, decidono di attribuire ai loro vini (anch'essi molto diversi tra loro, un Aglianico e un Montepulciano) nomi molto simili (un paio di vocali, la differenza). Entrambi originano dal significato, tratto dalla lingua greca antica, di "Amico" e "Forza". Da Wikipedia: "Si tratta di un composto dei termini greci φιλος (philos, "amico") e μενος (menos, "forza"), e significa quindi "amica della forza"; tale nome era portato da un'antica santa e martire". Bellissimo il significato per una persona che si chiama Filomena (decisamente meno diffuso il maschile Filomeno). Bello anche per un vino che notoriamente, in un certo senso, è "amico della forza". Nel caso del vino "Philumena" con la "u" e la "a", abbiamo anche una dedica specifica da parte del produttore (Vigneti Vallorani, marchigiano) che nel proprio sito web riferisce: "Il nome, di origine greca, che sta a significare “amico della forza”, è una dedica a Fazzini Filomena, fondatrice con il marito Livio Vallorani, della nostra azienda nel 1963". Il nostro commento si chiude con le solite valutazioni negative per il fatto di avere vini di produttori diversi, quindi, in generale, potenzialmente concorrenti, con un nome molto simile. Inoltre con un breve giudizio per la grafica delle due etichette qui esposte: la prima, quella del produttore 60Passi (pugliese), abbastanza equilibrata, pulita, "di design", forse un po' troppo "patinata" in senso di "inflazionata" secondo traluni tratti, ma in generale gradevole e bella anche la forma della bottiglia. Più anonima e con minore forza comunicativa, di impatto, di originalità, l'etichetta dei vini dei Vigneti Vallorani, sia pure con il contributo artistico di Guido Ballatori che interpreta una foglia di vite sullo sfondo dei tre vini aziendali "di punta".